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Lui & Lei

Troia a domicilio


di milanosexyincontro
26.01.2022    |    612    |    1 9.2
"Piccolina, eppure sempre quella che si fa più notare e che viene presa di mira dagli uomini in generale..."
Dicembre è un periodo un po disgraziato dell'anno. I giorni che precedono la magia del natale sono sempre un casino dietro l'altro. Cene aziendali e non, saluti vari, conoscenti e amici che propongono aperitivi altamente improbabili per farsi gli auguri, e infine tutti coloro che incroci e a cui dici:
"oh, nel dubbio non ci dovessimo vedere buone feste!".
Per non parlare delle giornate dedicate a negozi, regali e simili, perché diciamoci la verità non tutto è acquistabile su Amazon, a volte è molto meglio toccare con mano.
Sì, sono stati giorni pieni fino alla partenza per ricongiungermi all'adorata famiglia. E come sempre i giorni pre natalizi sono stati abbastanza ostici per riuscire a concludere incontri di piacere. Perché spesso non ci si riesce a liberare negli stessi giorni o negli stessi momenti della giornata, rendendo il tutto alquanto stressante. Mille messaggi, proposte, inviti, e nessuno che purtroppo si incastri con il proprio tempo libero. E' una storia che si ripete ogni anno e, come per molti di voi, credo di aver imparato a conviverci serenamente.
Così quest' anno, per soddisfare il mio desiderio di un meraviglioso incontro fatto di lussuria a 360 gradi, mi sono adoperato presso i contatti con cui sapevo di avere maggiori probabilità di riuscire a vederci. Dopo un attenta scrematura e verifica, apriti cielo, ecco trovata la compagna perfetta per festeggiare la lussuria natalizia. La partner in crime.
Una donna, un' amica, una troia insaziabile che incontro regolarmente, ogni qualvolta si riesca, da quindici anni. Quando la conobbi ero un ragazzone e lei l'esperta che mi avrebbe trascinato su sentieri all'epoca a me sconosciuti ma che si sono poi rivelati fondamentali nel mio sviluppo sessuale di uomo e di lussurioso maiale. Con il tempo e il susseguirsi degli anni, io sono diventato maturo e lei, fiera di essere sempre stata al fianco della mia vita, e' diventata la mia troia.
Non potevo organizzare incontro migliore. Avevo due giorni liberi a metà settimana. Era libera e sarebbe passata dalle mie parti per pranzo dopo i suoi appuntamenti del mattino a Pavia.
Ricevuta la conferma, iniziai subito a godere mentalmente del piacere di rivederla, così come iniziai subito a domandarmi che tipo di lingerie avrei fotografato l'indomani. Da troia sicuramente. Ma senza volgarità, senza grezzume, senza cattivo gusto, anzi. E' una donna di gran classe, sportiva da sempre, dotata di una naturale eleganza e terribilmente sensuale e femminile. Piccolina, eppure sempre quella che si fa più notare e che viene presa di mira dagli uomini in generale. Ma il meglio di sé lo ha sempre dato negli incontri e nella magia che il suo personaggio, vera troia d' alto borgo, sa trasmettere grazie al suo "savoir faire" nell'abbinamento di abiti, lingerie e gioielli perfettamente abbinati. Per non dimenticare i dettagli, la cura di mani e piedi, degli smalti abbinati, del rossetto e via dicendo.
Il giorno del nostro incontro arrivo' puntuale all'una e mezza. Ne approfittammo per mangiare qualcosa al volo in un baretto cinese di ottima qualità. Zuppa, ravioli e spaghetti di riso. Iniziammo subito a stuzzicarci, le chiesi senza giri di parole come si fosse vestita sotto e se nell'idealizzare il nostro incontro avesse avuto voglia, sempre parlando di lingerie, di farmi piacere. Mi guardo' negli occhi e mi sorrise, un sorriso da stronza puttana che non ti dice niente ma che riesce comunque ad esclamare:
"non dovresti rimanere deluso".
La mia risposta fu decisa e senza margini di contrattazione:
"bene, perché oggi sono in vena di fare foto e video".
Quarantacinque minuti dopo eravamo fuori dal bar.
Arrivai a casa la aspettai qualche minuto mentre nel frattempo era intenta a parcheggiare. Quando citofono', le aprii e la raggiunsi al piano meno uno, dove oltre al locale rifiuti ci sono anche tutte le cantine dei condomini, inclusa la mia. Era proprio lì che volevo portarla per fumare in santa pace. Entrammo, accesi la luce e chiusi la porta a chiave. C'era un po di disordine e fumammo in piedi chiacchierando allegramente. Ad un certo punto le feci capire che era giunto  il momento di scoprire il suo personaggio. Mi guardo', capendo che il momento era quello giusto, e mi sorrise ridacchiando. Preparai il cellulare, il flash, e mi inginocchiai per terra pronto a immortalare la troia e la sua lingerie.
Aveva addosso stivali alti fino al ginocchio e un giaccone lungo che scendeva anch esso fino al ginocchio. All'apparenza casta ma la sorpresa non tardo' ad arrivare. Afferrò la parte inferiore della giacca e la alzò lateralmente facendomi intravedere le coscie che spuntavano dallo stivale, vestite di autoreggenti nere terribilmente eleganti ed erotiche allo stesso tempo. Di lì a poco, scattate le prime foto, si girò dandomi le spalle e alzò ancora di più il giaccone verso l alto. Fu lì che mi apparve il suo culo, completamente nudo, e un filo di perle che le scendevano in mezzo alle natiche e si infilavano sotto a girare fino alla fica e al monticulo di venere. Che visione, ero al settimo cielo. Aveva semplicemente alzato il giaccone ed ero già eccitato a mille. Scattavo, fumavo e lasciavo che lentamente il cazzo diventasse turgido.
Finimmo di fumare. Soddisfatto del nostro pit stop artistico in cantina, pensai di terminare con qualche foto in casa, al massimo del suo splendore e completamente pronta alla monta. Evitammo gli ascensori e prendemmo il montacarichi che è molto più appartato. Ciò mi permise di firmarla mentre mostrava le sue delizie il tempo di arrivare al quarto piano.
Entrammo e ci rilassammo sul divano. Di lì a poco iniziò a spogliarsi e a togliersi il maglione e la gonna per mettersi comoda. Ed eccola lì, stivali con tacco, autoreggenti, intimo in pizzo nero con apertura sulla sorca e questo filo di perle che finalmente potevo ammirare anche da davanti. Un body in pizzo e dei guanti neri che arrivavano ai gomiti completavano la mise di questa troia, questa "pussy viper" come mi piace chiamarla. Iniziammo a baciarci lentamente. Le nostre lingue si succhiavano e si assaggiavano, riconoscendosi immediatamente. Di lì a poco ci sputammo in bocca, in segno di appartenenza sessuale. Pochi istanti dopo le afferrai un duro e gonfio capezzolo con la mano, mentre con l'altra sditalinavo quel lago di umori che era la sua fregna depilata decorata di perle. Contemporaneamente la pussy viper mi teneva la minchia in una mano ben bagnata di saliva per lubrificarmi bene. Ricordo ancora il suo accarezzarmi il glande e la sua sega così meravigliosamente piacevoli da farmelo diventare di marmo.
Prima che fosse troppo tardi e di dimenticarmene le scattai qualche altra foto. Era sdraiata sul divano con il culo sul bordo. Aprì le gambe davanti a me e immortalai questa cascata di perle che si sposavano meravigliosamente con la sua passera spalancata, rosa e con le grandi labbra ben aperte e già pronte per accogliere l'unico frutto dell'amor, come diceva una nota canzone.
Non volli penetrarla subito, anche se lei non aspettava altro, e dopo averla adagiata comodamente sul divano rivolta verso di me, la leccai come se non ci fosse un domani. Conoscevo l'effetto di un orgasmo durante i preliminari. Sarebbe diventata ingorda, insaziabile e ancora più troia. Le scopai la figa con la lingua, alternando delicatezza e fermezza senza dimenticare quel clitoride che si gonfiava sempre di più e che di li a poco le avrebbe fatto avere una scarica di adrenalina fortissima. Infatti le pulsioni non tardarono ad arrivare. Il suo corpo iniziò a muoversi con scatti violenti. D'istinto cercò di togliermi la faccia dalla sua fregna, senza riuscirci. Rimasi lì sul clitoride, cercando di non farmi fregare dai suoi tentativi di togliermi da lì. La bloccai afferrandola per il culo e continuai fino a che non raggiunse l'orgasmo. Una scarica fortissima. Scatti di corpo molto intensi, mentre la sua figa si spalancò di botto, lubrificandosi enormemente. Ci guardammo negli occhi, io fiero ed eccitato del suo orgasmo e lei quasi seccata ma felice perché era giunto uno dei suoi momenti preferiti, accogliermi in quella sorca bollente. Senza mezzi termini e con la sua regale eleganza mi disse:
"voglio sentirlo dentro".
Mi infilai un preservativo, mi inginocchiai davanti al divano, la afferrai per le gambe portandola a me e glielo feci scivolare dentro lentamente fino in fondo. Lo sguardo ed il respiro di Pussy quando lo accoglie sono inconfondibili. Si percepisce il suo enorme piacere ad avere un bel cazzo che la riempie per bene. Le danze erano oramai aperte. La scopai per bene, alternando momenti di delicatezza con quelli di maggior vigore e possenza sessuale. Godeva così tanto che ad un certo punto fermai i colpi d'anca e lasciai che fosse lei a gestire la cosa. Spinse il bacino verso di me, con le sue mani si aggrappo' alle mie braccia e inizio' a dettare intensità, profondità e vigore della nostra scopata. Le lasciai dirigere il gioco. Adoro farlo perché in questo modo raggiunge un altro orgasmo, violentissimo, e contemporaneamente riesce a portare me molto vicino all'orgasmo. Il secondo orgasmo non tardo' ad arrivare. Una seconda scarica fortissima che le spalancò la fica all'impossibile. Da quel momento in poi, generalmente la chiavo con estrema foga, con duri colpi d' anca ben assestati.
Così tirai fuori l uccello e le dissi di girarsi che volevo ammirare e fottermi quel culetto meraviglioso. Si mise a 90, spostai il filo di perle lateralmente e glielo infilai dietro come il coltello in un panetto di burro caldo. Meravigliosa sensazione. Pussy non era più la signora elegante e lussuriosa ma una troia insaziabile che mi diceva di sbatterla senza ritegno. E così feci. Mi misi dritto dietro di lei, le afferrai per bene i fianchi e continuai a chiavarla con molta più foga e violenza. I suoi gemiti si alternavano a piccole espressioni di dolore ma si sa, dove c'è dolore c'è spesso piacere, e mai mi avrebbe detto si smettere. Anzi, una troia come Pussy ti incita a fotterla come dio comanda fino a voler sentire le contrazioni del cazzo e fino a farsi riempire la figa di sborra. E infatti è così che andò. La avvisai che ero vicino all'orgasmo e che sarei venuto di lì a poco. Lei si abbassò in avanti, inarco' la schiena spalancandomi il culo e mi disse:
"vieni, voglio sentirlo enorme che mi sborra nella figa".
Un minuto e mezzo dopo, dopo una cavalcata meravigliosa, le sborrai nella fica e crollai su di lei, beato, rilassato e felice.
Aspettammo qualche minuto prima di iniziare a ricomporci. D'istinto mi accesi una sigaretta e la guardai, con ancora il preservativo addosso mezzo penzolante nel vuoto. Quanto è bella una donna dopo aver fatto sesso? Dopo aver goduto da insaziabile troia lussuriosa? Secondo me è ancora più bella di quando la vedi in tiro prima di aprire le danze, prima di iniziare a ciulare. Il corpo sfatto, la lingerie manomessa, le autoreggenti calanti, il volto stravolto, i capelli pure. È dopo il sesso che una donna è più bella, affascinante e sensuale. La guardai, e dopo un tiro di sigaretta esclamai:
"mi hai fatto godere come un cazzo di porco, che troia che sei!".
Come tutta risposta ottenni un bel sorriso e una risatina elegante, da vera signora. Mi resi conto che la Pussy viper aveva ri-lasciato il posto alla mia amica, elegante e raffinata signora, madre di famiglia, insospettabile puttana amante del cazzo. Proseguimmo la piacevole conversazione per qualche altro minuto, dopodiché iniziammo a rivestirci. Si rimise la gonna coprendo le autoreggenti, si infilo il maglione coprendo il body in pizzo nero, poi gli stivali, la giacca e la sciarpa. La guardai ricomposta e non mi sembrava possibile, tanto che le dissi:
"è assurdo, ora passerai davanti alla portineria e nessuno può sospettare come cazzo sei vestita sotto. E soprattutto nessuno può immaginare che hai un filo di perle che parte dal monticulo di venere e fa tutto il giro passandoti sopra la passera e il buco del culo".
Lo prese come un complimento, ma non esitò a rispondere:
"sono troia quando lo decido io. Ma altrimenti voglio essere una donna di classe, elegante e rispettabile".
Come dargli torto.
Ci salutammo con molto affetto, sapevamo che quella scopata non era una scopata qualsiasi, ma quella del natale, degli auguri. La accompagnai alla porta. Prima di uscire mi bacio' in bocca, accarezzandomi la minchia con la mano sopra i jeans. Ci augurammo buon natale e la guardai, elegante come sempre, mentre si dirigeva verso gli ascensori. Una volta partita mi adagiai sul divano e misi un po di musica. Mi rilassai qualche attimo e fumai un altra sigaretta, beato, sborrato e goduto. La giornata non era ancora finita e avevo la mia lista di cose da fare. Ma prima di rimettermi in moto aspettai qualche minuto il messaggio della Pussy, che generalmente mi manda non appena arriva alla macchina. Pochi attimi dopo il cellulare ricevette una notifica. Era lei: "tutto a posto, e stato fantastico come sempre. Un bacio a te e a lui".



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